Museo Storico della Balziglia
fraz. Balziglia
IT-10060 Massello Torino
(Aosta)
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Sammelschwerpunkte/Main collections
Il materiale esposto nel museo ricorda uno dei periodi particolarmente significativi della storia dei valdesi del Piemonte: gli anni del loro esilio in Svizzera ed in Germania a partire dall'anno 1687, il loro ritorno in patria nel 1689, momento conosciuto come "Glorioso Rimpatrio", e la strenua resistenza alla Balsiglia nell'inverno 1689-90, terminata con la fuga avventurosa attraverso le balze del Pan di Zucchero verso la parte alta del vallone del Ghinivert (maggio 1690).
Origini della raccolta: il museo fu fondato dalla comunità valdese nel 250° anniversario del "Glorioso Rimpatrio" e collocato nei locali di una scuola valdese di fine '800 (periodo 1686-1690). Il museo è stato restaurato nel 1989, rispettandone la struttura originaria, suggestiva testimonianza dell'epoca in cui fu istituito.
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Museo Valdese
Via Maestra
IT-10060 Rorà Torino
(Aosta)
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Sammelschwerpunkte/Main collections
Il museo sorge al centro del paese, in una caratteristica casa, un tempo osteria (Hôtel du Chamois). Al piano terreno, dove erano le stalle: raccolta di materiale agricolo ed oggetti riguardanti la lavorazione della pietra di Luserna; la valle infatti, negli ultimi due secoli, ha visto svilupparsi una intensa attività estrattiva. Al primo piano: raccolta di oggetti attinenti la vita della comunità rorenga. La visita è abbinabile all'Ecomuseo della Pietra a circa 1km dal paese.
Origini della raccolta: il museo fu fondato dalla comunità valdese con l'intento di testimoniare la realtà e la vita dei contadini e cavatori della zona.
Data di costituzione: 1954
Numero locali: sei.
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Palazzo Barolo
Via delle Orfane 7
IT-10100 Torino / Turin
(Aosta)
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Kontakt / Contact:
Öffnungszeiten/Opening hours
Lunedì e Mercoledì 10.00-12.00 / 15.00-17.00
Venerdì 10.00-12.00
Sammelschwerpunkte/Main collections
A Piano Terreno, le sale a sinistra dell’Androne seicentesco, opera del Baroncelli, ospitarono nel 1829, per volere dai Marchesi di Barolo, il primo asilo infantile di Torino; all’inizio del 1900, dopo una serie di restauri, divennero sede di botteghe artigiane. L’appartamento situato a destra dell’atrio fu, invece, occupato dalla Marchesa di Barolo durante gli ultimi anni di vita: qui è possibile visitare l’Anticamera e la Camera verso la contrada, con volte affrescate, il Salone, con il monumentale caminetto di marmo, e l’Anticamera verso la corte grande che conduce al Salottino e all’Alcova verso il giardino delle orfanelle.
Al Piano Nobile, giunti in cima al monumentale scalone, nelle sale di sinistra vennero ospitate le “Famiglie di Operaie”, istituto fondato dalla Marchesa nel 1843, che adibì le stanze a refettorio e camere da lavoro, mentre il Salone centrale, con soffitto a volta affrescato e porte decorate, venne soppalcato per ospitare il dormitorio. Gli appartamenti dei Marchesi occupano la cosiddetta “Ala Nuova” (Ingresso, Anticamera, Alcova e Gabinetto) con affreschi del Gonin e mobili d’epoca, proprio di fronte agli appartamenti di Silvio Pellico, ospitato per un decennio in quella che viene considerata l’”Ala Vecchia” del Palazzo (Anticamera, Camera e Salottino), con soffitti a scomparti e dipinti a olio. La Sala del Consiglio e il Salottino cinese, che occupano l’ala destra (insieme alla Sala Rosa, Nuova Sala del Consiglio, Sala degli Specchi, sala Mozart e Sala del Caminetto) sono state riprodotte nel 1906 dopo il taglio di Palazzo.
Cantine, riaperte al pubblico a ottobre 2000, le storiche cantine, con splendide volte e mattoni a vista, hanno custodito fino al 1919 le botti per l’invecchiamento del pregiato vino Barolo. Entrate ora a far parte ufficialmente del percorso di visita del Palazzo, sono anche sede di mostre.
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